giovedì 17 aprile 2008

la giornata perfetta

LA GIORNATA PERFETTA DI UNA DONNA
08.15 Sveglia con coccole e baci.
08.30 Bilancia: 2 kg in meno rispetto al giorno precedente.
08.45 Colazione a letto con spremuta e brioche, apertura di regali, per esempio un gioiello costoso scelto dal partner pieno di attenzioni.
09.15 Bagno bollente, con oli naturali.
10.00 Allenamento leggero in palestra con un istruttore personale,carino e simpatico.
10.30 Maquillage al volto, manicure, shampoo, massaggio ai capelli e phon.
12.00 Pranzo con la migliore amica in un locale alla moda.
12.45 Incontro casuale con la ex fidanzata o ex moglie dei proprio partner, accorgersi che e ingrassata di 7 kg.
13.00 Shopping con gli amici; credito illimitato.
15.00 Riposino.
16.00 Tre dozzine di rose vengono recapitate, da parte di un ammiratore sconosciuto.
16.15 Nuovo allenamento leggero; in palestra, seguito da massaggio, fatto un tipo energico ma amichevole che dice di non aver mai massaggiato un corpo tanto perfetto.
17.30 Prova e scelta di vestiti costosi facendo passerella davanti allo specchio gigante.
19.30 Cena al lume di candela per due, poi a ballare, riempita di complimenti.
22.00 Doccia bollente (da sola).
22:50 Essere portata a letto con biancheria appena lavata e stirata.
23.00 Coccole.
23.15 Addormentarsi tra le sue forti braccia.


LA GIORNATA PERFETTA DI UN UOMO
06.00 Sveglia.
06.15 Pompino.
06.30 Grande e soddisfacente cagata mattutina, che consente, tra l'altro, di leggere la pagina sportiva.
07.00 Colazione: bistecca e uova, caffè e toast, il tutto preparato da una colf nuda. Rutto libero.
07.30 Arrivo della limousine.
07.45 Whisky durante il tragitto verso l'aeroporto.
09.15 Volo in jet privato.
09.30 limousine con autista verso il campo da golf (pompino lungo il tragitto).
09.45 Partita a golf.
11.45 Pranzo: fast food, tre birre, bottiglia di Dom Perignon. Rutto libero.
12.15 Informazione riguardo ai titoli azionari acquistati il giorno prima: + 32%
12.30 Partita a tennis: vittoria 6-0 contro l'amministratore Delegato dell'azienda concorrente.
14.00 Limousine per tornare all'aeroporto (con bicchiere di whisky).
14.30 Volo a Montecarlo.
15.30 Uscita a pesca in barca, tutte le accompagnatrici nude.
17.00 Volo a casa, massaggio su tutto il corpo eseguito da Pamela Anderson.
18.45 Cagare. doccia, sbarbarsi.
19.00 Telegiornale: Michael Jackson assassinato, marijuana e pornografia legalizzate.
19.30 Cena: antipasto di gambero, Dom Perignon (1953), bisteccona, seguita da gelatone servito su seno nudo. Rutto libero.
21.00 Cognac Napoleon e un sigaro Cohuna di fronte a televisore. Sport: Italia batte Brasile 11 a 0 con goal del portiere in contropiede.
21.30 Sesso con tre donne (tutte e tre con tendenze lesbiche).
23.00 Bagno e massaggio in vasca, con pizza e birra a portata di mano. Rutto libero.
23.30 Pompino della buona notte.
23.45 A letto (da solo).
23.50 Scoreggia di 12 secondi, con quadruplo cambio di tonalità e che costringe il cane ad abbandonare la stanza.
24.00 Rutto libero

martedì 15 aprile 2008

NOI

Noi che la penitenza era "direfarebaciareletteratestamento"
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo il GameBoy
Noi che giravamo con i pattini
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, poi la bella e poi la bella della bella
Noi che giocavamo a "Indovina Chi?" e conoscevamo tutti i personaggi a memoria
Noi che giocavamo a Forza 4
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città.. (e la città con la D era sempre Domodossola)
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini
Noi che avevamo il "nascondiglio segreto" con il "passaggio segreto"
Noi che ci divertivamo anche facendo "Strega comanda color..."
Noi che giocavamo a "Merda" con le carte
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic
Noi che avevamo i cartoni animati belli
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake Mazinga e Daitan3
Noi che Super3 non era solo un canale
Noi che le barzellette cominciavano con Pierino, il fantasma formaggino o un Francese, un tedesco e un italiano
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia
Noi che si andava in cabina a telefonare
Noi che esisteva ancora la Polaroid
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuro cromo e più era rosso più eri figo.
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna ed eravamo sempre sorridenti.
Noi che a scuola ci andavamo da soli e tornavamo da soli.
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario a casa era il terrore
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica suGoogle
Noi che potevamo star fuori in bici il pomeriggio
Noi che sapevamo che erano le 4 perché iniziava BIM BUM BAM
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days
Noi che il primo novembre era "Tutti i santi" mica Halloween
Noi che andavamo a scuola con lo zaino Invicta e laSmemoranda
Noi che le merendine erano la girella e la crostatina al cioccolato
Noi che non potevamo bere la Coca Cola troppo tardi perchè non ci faceva dormire
Noi che giocavamo col Super Tele
Noi che il Tango costava ancora 5 mila lire e.."stai sicuro che questo non vola..."
'Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu/verde conl'interno arancione e i miniciccioli nel taschino
Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a Campana
Noi che facevamo Palla Avvelenata
Noi che giocavamo a RubaBandiera
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big.babol contemporaneamente.
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo.
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta
Noi che al nostro compleanno invitavamo TUTTI i nostri compagni di classe.
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.
Noi che giocavamo a calcio con le pigne.
Noi che le pigne ce le tiravamo pure.
Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.mila.lire
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine
Noi che alle gite non potevamo uscire dalle camere la notte

NOI CHE ADESSO SIAMO NEL 2008 E CERTE COSE LE RICORDIAMO SORRIDENDO
NOI CHE CERTE COSE LE ABBIAMO VISSUTE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI!

mercoledì 27 febbraio 2008

venerdì 15 febbraio 2008

DOMENICA ALL'IKEA

SE NE VANNO....

SE NE VANNO....
SE NE VANNO E NON POSSIAMO FAR ALTRO CHE VEDERLI ANDAR VIA....
POSSIAMO OGNI TANTO RICORDARE A NOI STESSI...
E SE RIUSCIAMO PROVARE A RICORDARE A LORO IN QUALCHE MODO....
CHE NON SONO PASSATI PER NIENTE!!!!


CIAO DONATELLA

R.I.P.

venerdì 8 febbraio 2008

mercoledì 6 febbraio 2008

martedì 5 febbraio 2008

Ti ricordi i primi approcci con il sesso?

Ti ricordi i primi approcci con il sesso?

Quello solitario intendo, i primi veri rapporti sessuali.

Erano anni ormai che la mattina non ero più il primo ad alzarsi. Lui, quando aprivo gli occhi, era già lì che mi aspettava. Mi alzavo dal letto e siccome ai boxer era cresciuto il naso di Pinocchio, prendevo il mio fratellino e lo strozzavo nell’elastico.Da sopra i boxer usciva la sua testina coperta dalla maglietta e poi col tempo piano piano si ritirava. Andavo in bagno e non riuscivo a fare la pipì, dovevo aspettare, o tirarlo giù con la mano come fosse una catapulta. La mia catapult apersonale, finalmente.

Provavo da seduto e succedeva che dopo un po’ si afflosciava, ma non del tutto, e la pipì usciva tutta da quello spazietto che resta tra la ciambella e il water. Tutta sulle mutande e per terra. Mi toccava fare la scarpetta con la carta igienica sul pavimento.

La domenica,che invece di vestirmi per andare a scuola andavo a far colazione in mutande,succedeva che dopo mangiato mi tornava duro e dovevo aspettare che mi passassel ’erezione prima di alzarmi.

Poi è arrivata l’età dove ho imparato a ucciderlo... di seghe. Non dimenticherò mai la prima volta che facendomi una pippa ho raggiunto il risultato finale; la magia divedere uscire quel liquido denso, toccarlo, annusarlo. Quel liquido che sembrava bianco come la neve, finché non sono venuto nel lavandino, che essendo veramente bianco mi ha fatto capire che lo sperma è piuttosto giallino. Dipende da dove vanno a finire gli schizzi: sulle tende gialle, per esempio, sembrano nuovamente bianchi.

Allora non sapevo che, da quel giorno, avevo aperto un’attività che (indipendentemente dal fatturato) non avrei mai chiuso. Insomma, quella fu la scoperta del secolo e allora giù a manetta: dopo una, avanti un’altra, e poi un’altra fino all’ultima che venivo praticamente a vapore. Ziiifff... Zzziiifff... ffff. In quel periodo avevo l’orologio automatico che si caricava con il movimento del polso.Un giorno è esploso.

Andavo inbagno, chiudevo gli occhi, e la mia mano si trasformava nella mia professoressa di inglese che mi diceva: «Sei il mio alunno preferito, chi se ne frega se non hai fatto i compiti, non ci pensare e scopami ti prego».

Il giorno dopola stessa mano si trasformava nelle amiche di mia sorella, o nella figlia del salumiere, oppure in una qualsiasi ragazza che avevo incontrato per strada.

Vedevo una che mi arrapava e appena entravo in casa andavo subito in bagno a scoparmela.

Avrei anche potuto non farlo ma erano sempre loro a chiedermelo: «Ti prego, ti supplico, ti scongiuro. Scopami, fottimi, sbattimi, fammi godere».

Nella mia immaginazione la location non era una cosa casuale, mi piaceva avere una giusta scenografia. Per esempio, chiudevo gli occhi, e la prof. di inglese me la facevo sulla scrivania o nella palestra della scuola sopra i materassini;l’amica di mia sorella me la immaginavo in bagno, io la vedevo, entravo, e le imi diceva: «Finalmente sei arrivato. Non ce la facevo più... ti prego, ti supplico mettimelo dentro... tutto!».

Una volta l’ho trovata in cantina tutta nuda sdraiata su una coperta. Mi ha detto: «Perché quando ti vedo mi viene voglia di farlo? Sdraiati su di me e infilamelo dentro.Voglio sentirlo. Dài vieni qui sto impazzendo. Avanti, prima che arrivi qualcuno. Scopami, fammi tutto quello che vuoi, a te non so mai dire di no».

Ho passato interi pomeriggi a soddisfare queste povere donne che mi desideravano, cosa potevo farci? Mi supplicavano, adoravano il mio prezioso Ginetto... Dicevano che era il più bello e il più duro di tutto il quartiere.

Non mi facevo solo persone che incontravo per caso o che conoscevo, anzi. Spesso venivano daogni parte del mondo. Cantanti, attrici famose, presentatrici tv, ballerine.

Heather Parisi, ogni volta che alzava la gamba a mo di saluto fascista, mi chiedeva dimetterglielo dentro.

Ogni volta che vedevo un video di Madonna in tv, alla fine lei veniva in bagno da me e micostringeva a trombarla. Madonna mi diceva: «Shake me an’ fuck me. Please!». E sottolineo please. Per convincermi mi diceva che avrebbe lasciato tutto per me,per il mio carismatico pisello. L’ho convinta ad andare avanti con la sua carriera promettendole che ogni tanto le avrei dato un colpetto. Aveva del talento, e non me la sono sentita di accettare la sua proposta. A quell’età erauna responsabilità troppo grande, capivo che come artista c’era. La storia mi ha dato ragione. A quei tempi ero un ragazzo di cuore e cercavo di aiutare sempre il prossimo, e la prossima.

Ma al di là delle P.R., al di là degli incontri del mio pisello, a livello pratico le seghe andavano evolvendosi. Più passava il tempo, più prendevo confidenza con l’attrezzo e mi potevo buttare sulle sperimentazioni.

Prima con la mano destra, poi con la sinistra, poi con la crema sulla mano, fino ad arrivare alla bistecca nel termosifone (questo l’ho sentito, ma giuro non l’ho maifatto, credimi).

Le seghe con il preservativo, per imparare a metterlo e per vedere come andava a finire, e com’era quando era pieno.

Le seghesott’acqua nella vasca. Che quando uscivi ti trovavi tracce di sperma anche dietro le orecchie. Lo si capiva da dove si appiccicavano i peli, dove andava a finire.

C’erano poi le leggende: per esempio mettere il cartone vuoto del calippo tra i cuscini del divano, o immergersi nella vasca da bagno, tirar fuori dall’acqua la punta del cazzetto, prendere una mosca, staccarle le ali e appoggiarcela sopra: la mosca per non entrare in acqua cammina freneticamente fino a farti venire. (Anchequesto, giuro, non l’ho mai fatto.) Oppure sedersi su una mano fino a farsi venire il formicolio e perdere la sensibilità, così che sembrava fosse un’altrapersona a fartela. I veri professionisti si mettevano anche lo smalto sulleunghie.

Ricordo che addirittura si narrava la storia di un ragazzo morto perché si era attaccato alla mungitrice per mucche e questa lo aveva dissanguato.

Insomma,dietro alla masturbazione si nasconde un mondo di confidenze solitarie, di esperimenti e soprattutto di motivazioni e stimoli. A volte ci si masturba ripensando alle ragazze con cui si è trombato, altre pensando a quelle con cuinon si è trombato e non si tromberà mai. Ma non ci si masturba solo perché si è eccitati, succede anche che lo si fa così, perché non si sa cosa fare: sicomincia a grattarselo, si danno due colpetti, poi si smette, poi si ricominciae così fino alla fine; a volte invece semplicemente perché non si riesce aprendere sonno.

Essere a letto e non riuscire ad addormentarsi è una delle cose più odiose, mi è capitato unsacco di volte, e più passa il tempo più ti innervosisci, più ti innervosisci più ti svegli, e cominci a muovere un piede e poi guardi la sveglia e cominci a contare le ore che ti mancano prima che suoni, e senti già che l’indomani sarai stanco tutto il giorno, e alla fine – indeciso se accendere la luce e darti per sconfitto o rimanere a occhi chiusi aspettando – decidi di provare la carta seghino.

Quando mi capita non sempre ho la voglia di uscire dal letto per andare in bagno a pulirmi, anche perché rischierei di svegliarmi del tutto e quindi mi pulisco con quello che trovo, con le calze per esempio, passatina sulla pancia e via;poi il mattino vado in bagno e ho i peli cartonati, tutti dritti che sembrano la testa di Big Jim.

C’è anche chi il seghino se lo fa direttamente nella calza, ma io no, a me piace vedere lo schizzetto. Mi piace sentire il caldo sulla pancia, rimanere lì fermo, fino aquando il liquido comincia a cadere sui fianchi a rigolini, e con il dito faila scarpetta cercando di riportare tutto dov’era prima. Per salvare il lenzuolo.





fabio volo (esco a fare 2 passi)

PAZZESCO

Erano circa le dieci di sera, io ero in cucina a strimpellare la chitarra e a un certo punto suona il campanello, un suono strano, diverso, tanto che pensavo non fosse il mio. Ma mi alzo, appoggio la chitarra, e vado a vedere chi è.
Era Sara, una mia amica che lavora in una discoteca come barista, le apro e le dico di salire.
La conosco da qualche mese, ma non so molto di lei e quando la chiamo a casa non c’è mai, è sempre in giro. Quando non lavora spesso passa a trovarmi: a differenza sua io sono praticamente sempre in casa, dicono che è perché sono del Cancro.
Del Cancro si dice anche che oltre alla casa è amante del seno. Effettivamente se avessi la casa piena di tette non uscirei mai.
L’aspetto davanti alla porta. Lei entra e senza nemmeno salutarmi mi bacia sulla bocca, poi scende sul collo, inizia a spogliarmi e a spogliarsi.
È bellissima. Mora, capelli lunghi, occhi scuri, un seno da copertina, carnagione olivastra, e un profumo della pelle afrodisiaco e sexy. Come quel tatuaggio che parte da appena sotto il seno e come un serpente arriva fino all’inguine, che quando facciamo l’amore sembra vivo.
Scivoliamo praticamente nudi sul pavimento, prende un preservativo dalla borsetta, me lo mette con la bocca, poi mi sale sopra, sposta un po’ il perizoma e mi fa entrare dentro di lei. Morsicandosi le labbra comincia ad andare avanti e indietro, prima lentamente, poi sempre più veloce, fino a... Ah! Ah! Aaaahhhhhhh!!!
Insomma, non so come dire, sono quelle visite che fanno sempre piacere, o no? Poi ci siamo alzati e abbiamo fatto la doccia. Ci siamo insaponati, massaggiati, leccati, sputati l’acqua addosso. Avvolti in asciugamani bianchi come nei film ci siamo asciugati a vicenda. Siamo andati in cucina e mentre io preparavo il tè, lei ha rollato una canna.
Verso mezzanotte, mentre Sara mi stava raccontando di un ragazzo con cui usciva da qualche giorno, suona il suo telefonino. Era Denise, una sua amica olandese che viene in Italia ogni quattro mesi per sfilare, una delle tante modelle che girano per Milano. Si sono conosciute in discoteca, e Sara la invita a casa mia.
Chiude la telefonata, mi si siede in braccio e mi accarezza la testa. È molto affettuosa, il nostro rapporto non è solamente legato al sesso, c’è molto di più. Nessuno dei due è innamorato, lei addirittura come ti ho detto prima mi parla anche dei suoi uomini, e io non sono geloso, anzi cerco di darle perfino dei consigli e lei mi ascolta volentieri.
Io sono la sua isola felice, la sua uscita di sicurezza. Da me si rilassa e sta bene, e io uguale con lei.
Dopo circa mezz’ora mentre io le stavo baciando il seno, suona il campanello.
Tu penserai: «È Denise». Esatto!
Rolliamo un’altra canna, chiacchieriamo un po’ e mentre cambio il cd Rubber Soul dei Beatles con The Virgin Suicides degli Air loro iniziano a baciarsi. Nico: una scena da sogno, una di quelle scene che dici: «Mi sta capitando quella cosa che racconterò per il resto della vita, quella cosa che farà parte dei miei racconti preferiti».
Sono quelle scene che a un certo punto in qualche serata si sente: «Oh, racconta di quella volta con quelle due...».
Comunque, loro si baciano, io le guardo, poi mi avvicino, ma non mi vogliono, si spostano sul divano tenendosi per mano e mi dicono che posso solo guardare.
Denise non la conoscevo, era la prima volta che la vedevo. Bionda, con i capelli corti appena sopra le spalle, occhi chiari, carnagione chiara, ovviamente magra, insomma l’opposto di Sara: la prima, una pantera d’attacco, l’altra, una fatina olandese da favola.
Si muovevano con una confidenza che lasciava intendere che non fosse la prima volta, Denise era sdraiata sopra Sara e mentre la baciava si sistemava i capelli dietro l’orecchio. Ho pensato che fuori facesse freddo perché aveva ancora tutte le punte delle dita rosse. Scendeva sul corpo di Sara con piccoli baci, fino ad aprirle le gambe e leccarla dolcemente.
Sara mi guarda, nei suoi occhi uno sguardo complice, sembrava volesse dirmi: «Questo è il mio regalo per te. È il mio modo di ringraziarti per tutte le volte che sono venuta qua e ho trovato un amico, ho trovato casa. Questa è una cosa speciale ed è per una persona speciale... tu».
Forse era solo quello che volevo sentirmi dire.
Poi, con le braccia buttate indietro sul bracciolo del divano mentre si leccava appena sotto le ascelle, il suo sguardo sembrava voler dire «vieni avanti», allora mi avvicino. Avevo capito bene, mi slaccia la cintura e mi abbassa i pantaloni.
Inizia a leccarmelo e prendermelo in bocca, poi scende e mi lecca le palle, poi torna su e vedo il mio pisello sparire tra le sue labbra. Con la bocca piena respira affannosamente dal naso, guardo Denise e vedo la sua lingua dare delle
lunghe leccate dal basso verso l’alto: era molto eccitante, guardo nuovamente Sara e capisco che sta venendo.
Contenta del risultato raggiunto, Denise si solleva e si avvicina a me, si passa le mani nei capelli e poi si infila un dito in bocca. Lo passa sulle labbra scende sul seno e infine inizia a toccarsi mentre distende l’altra mano verso di me e mi invita a sdraiarmi accanto a lei. Comincio a baciarle il collo, che ha il sapore di agrumi, poi scendo e le lecco il seno, bianco, talmente bianco che si vedono delle piccole vene blu. Un seno piccolo, tondo e meno duro di quanto pensassi, ma sempre molto attraente. Le lecco la pancia, l’ombelico, i fianchi, alzo con la lingua l’elastico delle mutande, poi scendo sulle cosce, sulle ginocchia giù fino alle caviglie. Adoro le caviglie, morsicare l’osso e poi dietro il tendine. Risalgo piano, metto le mani dietro le sue ginocchia e la trascino in basso più vicina a me, le alzo le gambe sopra la mia testa e le sfilo le mutande. Sempre con le mani sotto le ginocchia spingo le sue gambe verso la sua faccia e mi si presenta una gnocchettina tutta rosa che dalla posizione delle gambe sembra pronta ad aspettare la mia lingua o il mio piso. La lecco, la lecco con molta delicatezza, dal basso verso l’alto senza entrare. In questa posizione è facile anche leccare il buchino del sedere. La lecco anche lì, anzi parto da lì e finisco sul clitoride. La sua Pussy è tutta bagnata e io entro prima con la lingua, poi con l’indice e infilo il pollice nel sedere.
Cerco di toccarmi le dita dentro e dal respiro capisco che le piace. Poi metto le sue ginocchia sulle mie spalle e lo metto dentro. Tutto questo sotto lo sguardo attento di Sara che mi vede apprezzare il suo regalo.
Sara si alza e comincia a baciare Denise in bocca, Sara adora sentire il proprio sapore in un’altra bocca. Quando gliela lecco, poi mi supplica di baciarla subito.
Si danno un bacio cabrio, di quelli che si vedono le lingue, io pompo a colpi secchi delicati ma decisi, tanto che il seno di Denise si muove su e giù, su e giù, su e giù. Dopo qualche minuto ci troviamo in una posizione in cui siamo tutti e tre uniti. Denise bacia la patata di Sara lei mi bacia in bocca e io sono dentro Denise. Un cerchio completo. L’olandesina comincia ad ansimare e poco dopo viene, e io vengo con lei. Faccio fatica a tenere gli occhi aperti. Casa mia non sembra più casa mia, mi gira la testa, mi alzo, ma nell’alzarmi picchio forte il gomito contro uno spigolo e... mi sveglio. Solo nella mia stanza con una sensazione umida nei boxer.
Un altro bel quadretto surreale alla Dalì sulle mutande.
Come ho potuto crederci? L’avevo detto all’inizio che il campanello aveva un suono diverso. Pazzesco.

CHE CULO!!!

TOP GIRL

Ecco un po di domande trattte da topgirl
Buona lettura :


1. Ho 12 anni, sono alta 156 cm e ho un seno quasi impercettibile, manel resto sono ben sviluppata. Mia mamma e più bassa di me e mio padreè circa172 cm: quando potranno venirmi le prime mestruazioni?
(Scilla'85 per Cioè)
R1: Ma cos'è, un gioco a quiz?
R2: x=sen(172-156)^2

2. Per avere 13 anni, sono troppo magra; vorrei sapere quali sono gli alimenti che fanno crescere il seno e le gambe.
(Magrina'84 per Cioè)
R1: Le pere
R2: Le lasagne...... e se non cresce nulla almeno ti sazi!

3. E' vero che lo sperma ai ragazzi esce solo di notte?
(Curiosa per Cioè)
R1: Sicuro! Di giorno riposano in una bara.
R2: E' vero che attacchi il tuo cervello solo di giorno?

4. Ho provato a mettere un assorbente interno, ma non sono riuscita afarlo entrare: e perché sono vergine o perché non sono normale?
(Arietina'85 per Cioè)
R1: Hai provato a toglierlo dalla confezione?.
R2: Cos'era un rotolo di cartaigenica ?!

5. E' possibile fare l'amore quando si è vergini?
(D.V.'83 per Cioè)
R1: No, devi aspettare...
R2: No, bisogna prima essere sverginati.

6. Io e una mia amica ci siamo sempre chieste: le donne primitive avevano il ciclo? E come facevano senza assorbenti?
(Dubbiose per Cioè)
R1: Ma in che epoca si e fermato il vostro cervello?
R2: Si infilavano una stegosauro nella gnocca!

7. E' vero che se il ciclo arriva dopo i 14 anni non si possono avere figli?
(Disperata'85 per Cioè)
R1: Magari...
R2: No. Pero' e' vero che se arriva un motociclo prima dei 14 vai in galera!

8. E' vero che per far crescere il seno bisogna mangiare molti funghi?
(Anonima'98 per Cioè)
R1: Si, la varietà rossa con puntini bianchi .
R2: Si, 34 chili al giorno, e crudi.


9. Salve, sono una vostra lettrice che da un po' di tempo ha una voglia matta di fare l'amore e ci pensa sempre: e normale?
(Lisa'82 per Cioè)
R1: 0338/8080XXX
R2: 0348/7473XXX


10. Questa non ve la dovete assolutamente perdere!!!!!!!
Cara dottoressa, ho una curiosità: una ragazza vergine che fal'inseminazione artificiale, rimane ancora vergine? Se si, quandopartorirà, non essendoci stata rottura dell'imene il bambino potrànascere normalmente? In questo caso c'è rischio di perdere laverginità? Se si, vuol dire che è meglio partorire con il cesareo?
(Ariete'83 per Top Girl)
R1: In questi casi si partorisce dal culo.
R2: Attraverso una complicata procedura maxillo-facciale è possibilefare in modo che il feto venga vomitato, per cui la verginità puòessere conservata.


11. Cara dottoressa, ho 15 anni e sono fidanzata da circa un anno. Noinon facciamo ancora del sesso, ma abbiamo qualche problema. Luivorrebbe che ogni giorno uscisse dello sperma dal suo organo genitale[ma da dove deve uscirgli, dalle orecchie?], io però ho paura che possaprocurargli dei problemi in futuro. E' vero? E quali possono essere?
(Martina '83 per Top Girl)
R1: C'è il rischio che gli si secchino i coglioni.
R2: Be' il problema e' che prima o poi si stanca....intorno ai 70 anni, in genere.

12. Cara dottoressa, ho 13 anni. Casualmente ho saputo da un'amica chesi può rimanere incinta non solo attraverso i rapporti sessuali, maanche in altri modi. Per esempio, se lui è appiccicato a lei edeccitato, lo
sperma può fuoriuscire e passare attraverso gli indumenti fino alle parti intime. E' vero?
(Laura per Top Girl)
R1: Ma il tuo ragazzo come si chiama, Black & Decker?
R2: E' verissimo; e non è nemmeno necessario essere appiccicati: alcunemolecole di sperma potrebbero raggiungere il "bersaglio" anchefluttuando nell'aria o spostandosi per telecinesi ed infiltrandosi fragli indumenti

13. Cara dottoressa, sono un ragazzo di 18 anni e sono molto sorpresodal mio corpo [ma chi sei, ET?] perché involontariamente, il mio organogenitale, va in erezione in qualsiasi momento e mi provoca forti disagi.
(Bingo '80 per Top Girl)
R1: Tu colpiscilo con una mazza, e vedrai che la prossima volta ci penserà due volte prima di fare l'alzabandiera.
R2: Beato te!


14. Cara dottoressa ho quasi 16 anni e purtroppo non sono ancorasoddisfatta del mio seno. Porto la seconda misura, ma ho i capezzolimolto lunghi e grossi, quasi più del seno. Ho provato a schiacciarlicon reggiseni stretti, a lavarli con acqua fredda... ma niente. OgniEstate porto dei bikini imbottiti per coprirli. Cosa posso fare?
(Anna'82 per Top Girl)
R1: Hai provato a lavarli con Perlana in acqua calda? O forse magari un nodo...
R2: Incrocia i capezzoli e di in giro che e' l'ultimo modello nude look di Valentino.


15. Ho 12 anni: un amico di mio fratello di 16 anni è molto carino, miha convinta a fare l'amore senza preservativo poiché non avevo ancorale mestruazioni. Una settimana dopo mi sono arrivate e poi hocominciato a mettere su chili e pancia. Sono incinta?
(Alexia'86 per Top Girl)
R1: No, non sei incinta, devi solo smetterla di mangiare come un maiale!!!
R2: Minchia, io a 12 anni sapevo a malapena distinguere Goldrake da Mazinga!

16. Cara dottoressa ho 15 anni e non ho ancora le mestruazioni. Poichémi masturbo da quando sono piccola, non e' che sono diventata sterile?
(Disperata'83 per Top Girl)
R1: No sei diventata scema!!!
R2: Piccola....quanto???

17. Sono Michela ho 14 anni. L'agosto scorso ho fatto una cosa che nonmi perdonerò mai: ho masturbato il mio ex ragazzo. Sto malissimo. Misembra di aver commesso qualcosa di imperdonabile e ho vergogna didirlo. Vorrei poter ritornare indietro per evitare questo sbaglio...Ogni giorno chiedo perdono a DIO !!! Ho vergogna di confidarmi, con ilsacerdote mi sono già confessata due volte per l'accaduto, ma non sonoancora riuscita a perdonarmi... Cosa mi consigliate?
(Disperata'84 per Top Girl)
R1: Il convento delle "Santissime Vergini Vecchie Grazie Benedette".
R2: Un bel viadotto autostradale...

18. Ho 16 anni. Non ho amiche. Non ho un buon rapporto con mio padre esento che morirò entro quest'anno per un incidente. Provo a immaginarmiun futuro, ma poi mi dico che ho troppi sogni come li aveva mio cuginoche poi è morto! Studio al liceo linguistico, non so perché visto chenon ne ho voglia, poi però mi dico che è meglio avere un titolo distudio nel caso non muoia [anche se poi non troverai lavoro?]. Ho pauradi avere una vita monotona, sono brutta, grassa e ho i brufoli. Stomale con me stessa egli altri.
(Francy per Top Girl)

R1: No comment!
R2: Segue potente contrograttata di coglioni

L'ANIMA GEMELLA

"Crescendomi sono convinto sempre di più, e non so su quali basi, che nella vitaci sia un solo vero grande amore. Che esista un principe azzurro per ledonne e una principessa per gli uomini. L'anima gemella. E che glialtri alla fine siano soltanto comparse. Ero tutto contento all'ideache per una donna al mondo io ero il principe azzurro. Magari uncoglione per il resto dell'universo femminile, magari insignificante,brutto, poco affascinante, magari con me Cenerentola sarebbe andata acasa alle dieci, dieci e un quarto al massimo, Biancaneve dopo il miobacio avrebbe fatto finta di morire di nuovo, ma per una... fatevilargo, io ero il principe azzurro. Il più bello, il più affascinante,il più interessante. Non è meraviglioso sapere che per una persona almondo tu sei 'il più'? Non è incredibile tutto questo? Non dà un sensodi responsabilità? A me questa cosa è sempre piaciuta. Anche se, incalzamaglia azzurra, non sto da dio.
Sono cresciuto convinto che lamia principessa l'avrei riconosciuta al primo sguardo. O perlomeno che,se non l'avessi riconosciuta subito io, lo avrebbe fatto lei.
Questi i tre passaggi: uno sguardo, un sospiro, una certezza.
Passavole notti nella mia cameretta a immaginare come potesse essere. Bionda,mora, capelli lunghi, corti, alta, bassa. Mi chiedevo dove potesseessere, cosa stesse facendo. Se magari stava già con qualcuno. Se avevaavuto tanti uomini o se invece si era tenuta un pò. Tenuta per me.
Questeconvinzioni mi hanno portato ad avere un rapporto un pò distaccato contutte le altre donne con cui sono stato nella vita. Mi piacevano, ciuscivo volentieri, magari un pò ne ero anche innamorato, ma sapevo checomunque non erano loro, quindi un pò mi dovevo tenere. Tenere per lei.
Sinceramentemi piaceva anche uscire la mattina con l'idea di lasciare aperta laporta delle occasioni. Mi piaceva pensare che magari in metropolitanapotevo incontrare uno sguardo di complicità....

Così per lei ho sacrificato molte cose.
Ultimamente,però, riflettendo su questa convinzione dell'anima gemella cominciavo apensare che, se fosse stata un'idea sbagliata, avrei perso la grandeoccasione della mia vita. Amare. Amare veramente. Magari non è vero checi si riconosce subito. Magari prima bisogna aprirsi, liberarsi damille paure, da mille atteggiamenti, da mille armature.
Forse bisogna anche un pò imparare a stare con le persone, e non aspettarsi gli incastri perfetti.
Comunque,credendo a tutta questa storia del colpo di fulmine, conservavo unaforma di verginità. Una verginità nei gesti, nei sentimenti, nelleparole. Conservavo gelosamente uno scrigno pieno di parole maipronunciate, gesti mai compiuti, sguardi e sentimenti mai vissuti,mondi mai visitati. Alla donna della mia vita, il giorno che l'avreiincontrata, avrei donato un campo di neve immacolato, intatto, maicalpestato prima, senza nemmeno il segno di una piccola impronta. Esarebbe stato tutto suo, solamente per lei. E io, quel campo innevato,lo proteggevo. Lo proteggevo e facevo la guardia da anni come uncustode fedele, aspettavo....
Le parole che avrei pronunciato, igesti, gli sguardi e le sensazioni che sarebbero nati da quell'incontrosarebbero stati 'perlaprimavolta'. Sarebbero stati pieni di emozione,pieni di energia. Potenti, puri, carichi di luce e di forza.....
Conquest'idea dell'anima gemella mi paravo il culo da un certo tipo disofferenza. Avevo delle storie e non erano certo rapporti totalmenteprive di dolore. C'era sempre una piccola particella malata di possessoche mi faceva stare male quando le ragazze mi lasciavano, e le vedevocon un altro, ma era comunque un dolore sopportabile, e poi mi ripetevoche non dovevo arrabbiarmi o soffrire perchè tanto quella non era lei,non era la donna della mia vita, e quindi in qualche modo, prima o poi,sarebbe dovuta finire.
Insomma, la mia principessa azzurra era inrealtà la mia imbottitura per non sentire dolore. L'ennesima difesa.L'ennesimo controllo.
Era comunque meglio immaginare un rapportoperfetto e futuro con una donna che non c'era piuttosto che cercare dicostruire delle intimità e dei legami reali con quelle esistenti. Averetante relazioni mi consentiva di non mettere mai in gioco la miaintimità. Di dare quella parte di me che mi faceva poi avere paura.Perchè mi sembrava di perderla e di diventare più vulnerabile. Meglioquindi stare in superficie."


IMPOSSIBILE IS NOTHING

"Impossibile" è solo una parola pronunciata da piccoli uomini chetrovano più facile vivere nel mondo che gli è stato dato, piuttosto checercare di cambiarlo.
"Impossibile" non è un dato di fatto, è un'opinione...
"Impossibile" non è una regola, è una sfida...
"Impossibile" non è uguale per tutti...
"Impossibile" non è per sempre...
Impossible is nothing.

LE CANZONI NON TRADISCONO

LE CANZONI NON TI TRADISCONO...CHI LE FA PUO' TRADIRTI...MA LE CANZONI...LE TUE CANZONI...QUELLE CHE PER TE HANNO VOLUTO DIRE QUALCOSA...LE TROVI SEMPRE LI...QUANDO TU VUOI TROVARLE...INTATTE...NON IMPORTA SE CAMBIERA' CHI LE HA CANTATE...SE VOLETE SAPERE LA MIA...DELLE VOSTRE CANZONI VI POTETE FIDARE!!!

questo vecchio pazzo mondo

DA ZERO A DIECI





RADIOFRECCIA

UNO DEI 10 FILM PIU' RAPPRESENTATIVI DEL CINEMA ITALIANO DEGLI ULTIMI 10 ANNI...SECONDO IL M.O.M.A. DI NEW YORK

ACCETTA IL CONSIGLIO

Goditi potere e bellezza della tua gioventù. Non ci pensare.
Il potere di bellezza e gioventù lo capirai solo una volta appassite.
Ma credimi tra vent'anni guarderai quelle tue vecchie foto.
E in un modo che non puoi immaginare adesso.
Quante possibilità avevi di fronte e che aspetto magnifico avevi!
Non eri per niente grasso come ti sembrava.
Non preoccuparti del futuro.
Oppure preoccupati, ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare
un chewing-gum per risolvere un'equazionealgebrica.
I veri problemi della vita saranno sicu ramente cose che non t'erano mai
passate per la mente.
Di quelle che ti pigliano di sorpresa alle quattro di un pigro martedì pomeriggio.
Fa' una cosa, ogni giorno che sei spaventato... canta.
Non esser crudele col cuore degli altri.
Non tollerare la gente che è crudele col tuo.
Lavati i denti. Non perder tempo con l'invidia.
A volte sei in testa. A volte resti indietro.
La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso.
Ricorda i complimenti che ricevi, scordati gli insulti.
Se ci riesci veramente dimmi come si fa.
Conserva tutte le vecchie lettere d'amore, butta i vecchi estratti conto.
Rilassati.
Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita.
Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare
della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno.
Prendi molto calcio.
Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno.
Forse ti sposerai o forse no.
Forse avrai figli o forse no.
Forse divorzierai a quarant'anni.
Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio.
Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche.
Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro.
Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi.
Senza paura e senza temere quel che pensa la gente.
E' il più grande strumento che potrai mai avere.
Balla. Anche se il solo posto che hai per farlo è il tuo soggiorno.
Leggi le istruzioni, anche se poi non le seguirai.
Non leggere le riviste di bellezza. Ti faranno solo sentire orrendo.
Cerca di conoscere i tuoi genitori. Non puoi sapere quando se ne andranno per sempre.
Tratta bene i tuoi fratelli. Sono il migliore legame con il passato e quelli che più
probabilmente avranno cura di te in futuro.
Renditi conto che gli amici vanno e vengono. Ma alcuni, i più preziosi, rimarranno.
Datti da fare per colmare le distanze geografiche e di stili di vita,
perche più diventi vecchio, più hai bisogno delle persone che conoscevi da giovane.
Vivi a New York per un po', ma lasciala prima che ti indurisca.
Vivi anche in California per un po', ma lasciala prima che ti rammollisca.
Non fare pasticci coi capelli, se no quando avrai quarant'anni sembreranno di un 85nne.
Sii cauto nell'accettare consigli, mal sii paziente con chi li dispensa.
I consigli sono una forma di nostalgia.
Dispensarli è un modo di ripescare il passato dal dimenticatoio, ripulirlo,
passare la vernice sulle parti più brutte e riciclarlo per più di quel che valga.
Ma accetta il consiglio... per questa volta.